Tante sono le ONG e le associazioni umanitarie che si stanno mobilitando per raccogliere fondi e prestare aiuti alle popolazioni colpite dalle catastrofi.Il Pakitast e la regione del Kashmir, colpite dal terremoto, e l'uragano, che ha colpito, diverse zone del centro america, tra cui Guatemala e Salvador, quest'ultimo colpito pure da un'eruzione vulcanica.
Segnalo le seguenzi associazioni:
Medici Senza Frontiere
www.msf.it , ActionAid International
www.actionaidinternational.it e la Caritas
www.caritasitaliana.it .
Da
www.actionaidinternational.it vi segnalo il seguente articolo:
10 ottobre 2005
Terremoto: ActionAid International in aiuto delle popolazioni del Pakistan e del Kashmir
Islamabad, 10 ottobre 2005 - "Stiamo provvedendo agli aiuti umanitari per le vittime del terremoto e siamo già in contatto con le altre organizzazioni per portare soccorso alle popolazioni colpite dal sisma". Così Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid International, spiega gli interventi che la Ong sta operando nelle regioni interessate dal terremoto già da sabato scorso.
Oltre 20mila morti in Pakistan e più di 500 nella regione del Kashmir; più di 40mila i feriti e migliaia di persone ancora intrappolate nelle macerie.
"ActionAid International- spiega De Ponte - ha mobilitato tutte le risorse a disposizione per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto e ha inviato due squadre in Pakistan e in Kashmir per monitorare la situazione e coordinare gli interventi di aiuto. Quattro team sono già al lavoro negli ospedali: lo staff di ActionAid sta provvedendo a fornire rifugio e primo soccorso alle persone affette da problemi fisici, ma anche sostegno psicologico alle popolazioni vittime della tragedia".
ActionAid International, presente già da molti anni nelle regioni colpite dal disastro, è stata una delle prime ONG internazionali a mobilitarsi: cibo, acqua, medicine e cure sono le necessità più urgenti per i feriti. Le vittime del terremoto sono in maggior parte bambini, rimasti uccisi o intrappolati sotto le macerie degli edifici scolastici, costruiti in mattoni, crollati a causa del sisma.
La situazione è ulteriormente aggravata dalle avverse condizioni atmosferiche e la pioggia della notte sta rendendo più difficili i soccorsi. Anche a Islamabad centinaia di edifici sono stati evacuati perché a rischio di crollo e le popolazioni, nel timore di nuove scosse, sono fuggite nelle strade e nei parchi.
"La recente esperienza acquisita durante l'emergenza Tsunami - spiega il dott. Unnikrishnan, responsabile Emergenze di ActionAid International - ci ha permesso di intervenire prontamente e nel modo migliore nell'area colpita, stabilendo immediatamente un ponte di informazioni per avviare la macchina degli aiuti e fornendo alle comunità sopravvissute un sostegno psicologico, spesso più importante degli aiuti materiali nelle fasi iniziali di intervento".
Lo staff di ActionAid International coinvolto nelle operazioni di soccorso e di coordinamento a seguito del terremoto, è a disposizione per aggiornamenti, interviste e approfondimenti dall'area dell'emergenza, compatibilmente con le operazioni in corso.
Per maggiori informazioni contattare
Ufficio Stampa ActionAid International
Eleonora Tantaro - 06 5782606 - e.tantaro@actionaidinternational.it
Andrea Comollo - 02 74200 276 - a.comollo@actionaidinternational.it
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Dall'estero utilizza le nostre coordinate internazionali: IBAN IT26 C 05584 01600 000000051485 BIC BPMIITMM300
Conto corrente postale: c/c n. 20476203 intestato ad ActionAid International ONLUS - Operazione Appello e Soccorso.
Per le emergenze, come questa del terremoto alla voce Causale indicate Emergenze di ActionAid.
Da
www.caritasitaliana.itPakistan e Guatemala: la Caritas interviene
Due grandi emergenze sconvolgono zone già segnate dalla precarietà.
La Caritas, da subito accanto alle popolazioni colpite, organizza gli aiuti.
La Conferenza Episcopale Italiana stanzia tre milioni di euro
e invita ad aderire alla raccolta avviata da Caritas italiana.
Comunicato del 10 ottobre 2005
Per sostenere gli interventi in corso (causale "Terremoto Pakistan 2005"
o "Uragano Guatemala 2005") si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite:
* c/c postale n. 347013
* c/c bancario 11113 - Banca Popolare Etica, Piazzetta Forzaté 2, Padova
CIN: S - ABI: 05018 - CAB: 12100
Iban: IT23 S050 1812 1000 0000 0011 113 - Bic: CCRTIT2T84A
* c/c bancario 10080707 - Banca Intesa, P.le Gregorio VII, Roma
CIN: D - ABI: 03069 - CAB: 05032
Iban: IT20 D030 6905 0320 0001 0080 707 - Bic: BCITITMM700
* Cartasì e Diners, telefonando al n. 06 541921, orario d'ufficio.
donazioni Cartasì on-line
www.caritasitaliana.it clikkate su Pakistan e Guatemala e poi sul logo vicino a donazioni on-line
Le Caritas di India e Pakistan si sono prontamente attivate dopo le violente scosse di terremoto che hanno devastato l’area del Kashmir e la rete internazionale è pronta a sostenerne gli sforzi.
In particolare Caritas Pakistan sta allestendo campi di accoglienza con servizi socio-sanitari attivi 24 ore su 24. Le varie unità diocesane, prontamente allertate, hanno inviato operatori sui luoghi colpiti per monitorare la situazione e metteranno a disposizione personale medico, mentre lo staff paramedico verrà reperito sul posto. Si sta provvedendo anche all’acquisto in loco di materiale e attrezzature sanitarie. Una volta evidenziate le realtà più problematiche, i bisogni più urgenti e le possibilità di accesso ai vari villaggi verranno intensificate le azioni di aiuto.
Comunicato dell'8 ottobre 2005
Anche l’America centrale è stata flagellata da calamità naturali. Dopo l’eruzione del vulcano Ilamapetec nel Salvador, sulla zona si è abbattuta la tempesta tropicale Stan che ha devastato soprattutto il Guatemala. Caritas Guatemala e Caritas El Salvador continuano a fornire aiuti d’urgenza attraverso Caritas diocesane e comunità parrocchiali.
In particolare in Guatemala centinaia di comunità e villaggi della costa sudoccidentale sono rimasti allagati e senza comunicazione. A San Marcos, una della Diocesi più colpite, Caritas Italiana era già attiva a sostegno dei progetti di riconciliazione e ricostituzione del tessuto sociale di Remhi (Recuperación de la Memoria Histórica), un organismo della Pastorale sociale nato dopo gli accordi di pace del 1998.
Comunicato del 7 ottobre 2005
In entrambe le emergenze Caritas Italiana ha confermato la disponibilità ad intervenire sia con proprio personale sia con aiuti economici. La Conferenza episcopale italiana stanzia tre milioni di euro e invita ad aderire alla raccolta avviata da Caritas Italiana per poter sostenere gli interventi in atto.
Interventi che purtroppo - come sempre in questi casi - oltre alle conseguenze dei danni materiali devono far fronte ai traumi psicologici e relazionali e sono destinati a protrarsi nel tempo, anche dopo l’emergenza, per accompagnare chi ha perso tutto nella difficile sfida della ricostruzione.
Da
www.msf.it il seguente:
Medici Senza Frontiere invia altro personale e cargo nell'area colpita dal terremoto.
(10/10/2005)
I primi progetti sono già operativi in Pakistan e nel Kashmir Indiano
Roma - Islamabad, 10 ottobre 2005 – L’organizzazione internazionale di soccorso sanitario Medici Senza Frontiere (MSF) ha iniziato a fornire assistenza medica e umanitaria alle vittime del terremoto di sabato scorso in Pakistan e India. Le equipe di MSF, presenti nelle due regioni del Kashmir controllate rispettivamente dal Pakistan e dall’India, concentrano la loro azione sull’assistenza medica, sull’assistenza psicologica e sulla distribuzione di materiale medico e materiale di prima necessità per sostenere l’attuale risposta umanitaria.
In Pakistan un’equipe offre assistenza medica nell’ospedale locale del distretto nella città di Muzaffarabad, a nord-est della capitale Islamabad. Da Muzaffarabad molte equipe concentreranno i loro sforzi per rispondere ai primi bisogni materiali e sanitari in alcune aree della regione del Kashmir controllata dal Pakistan.
"Le nostre scorte e i membri del nostro team sono giunti a Muzaffarabad, vicino all’epicentro del terremoto. Da lì saremo in grado di fornire ulteriore assistenza alla regione del Kashmir. Ma l’accesso alle aree più remote rimane la sfida più grande", dice Isabelle Simpson, coordinatore MSF in Pakistan.
Nella regione del Kashmir controllata dall’India, le equipe concentrano la loro azione sull’assistenza alle città di Baramullah e Uri e alla regione di Tangdar. Scorte mediche e logistiche supplementari sono già in viaggio. Un supporto è anche fornito all’ospedale di Srinagar.
"L’ospedale di Srinagar ha ricoverato molte delle vittime del disastro provenienti dalla regione di Uri. MSF ha donato materiale di primo soccorso e sta organizzando una spedizione supplementare di medicine", dice Hans van de Weerd, coordinatore di MSF in India.
In entrambe le regioni MSF sta avviando programmi di supporto psico-sociale per quanti hanno perso familiari nella tragedia, in particolare per i bambini che hanno perso i loro genitori.
Dottori, infermieri, assistenti psico-sociali, esperti di acqua e igiene e logisti stanno raggiungendo le aree colpite. In diverse località sono già in corso le prime distribuzioni di materiale medico e generi di prima necessità. Ulteriori rifornimenti sono stati spediti dalla Francia, dal Belgio, dai Paesi Bassi e vengono acquistati localmente. In particolare sono stati spediti materiale medico; tende invernali; taniche per l’acqua; materassi; kit per la potabilizzazione dell’acqua; kit d’igiene e coperte.
Per donare ad MSF potete donare con carta di credito sul sito internet
www.msf.itoppure:
Ci sono tanti modi per sostenere la nostra organizzazione, scegli quello che preferisci!
Conto Corrente Postale
- Intestato a Medici Senza Frontiere onlus n°87486007
Bonifico Bancario
- Banca Popolare Etica - Agenzia Unica
c/c 000000115000
ABI: 05018 CAB: 12100 CIN: B
- Monte dei Paschi di Siena - Agenzia n. 6 Roma
c/c 000001420095
ABI: 01030 CAB: 03206 CIN: N
Donazioni con carta di credito
N. Verde 800 99 66 55
Per le donazioni relative al terremoto alla voce causale scrivere:
Emergenza terremoto Pakistan e Kashmir Indiano
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Agnese Fiducia