Giornata mondiale dell’Aids:senza test e farmaci appropriati, milioni di bambini non festeggeranno il loro secondo compleanno.
Giornata mondiale dell’Aids:
senza test e farmaci appropriati, milioni di bambini non festeggeranno il loro secondo compleanno.
(28/11/2005)
Uno dei motivi per cui la metà dei bambini malati di HIV/AIDS muoiono prima dei due anni è il fatto che le case farmaceutiche non producono versioni pediatriche dei loro farmaci contro l’AIDS. Medici Senza Frontiere lancia un appello alle case farmaceutiche affinché producano versioni adattate ai bambini di tutti i loro farmaci contro l’AIDS, per aiutare ad allungare e migliorare la vita dei bambini con l’HIV/AIDS. Esiste inoltre un disperato bisogno di test per l’AIDS per bambini in contesti poveri che siano semplici ed economici.
“MSF fornisce farmaci antiretrovirali a circa 800 bambini con l’HIV/AIDS qui in Kenya”, dice la dottoressa Rachel Thomas, coordinatore medico del progetto MSF a Kibera, Nairobi. “I risultati sono molto buoni, ma è una strada tutta in salita. Senza prodotti adeguati ai bambini e che combinino tutti i farmaci necessari in un’unica formulazione, i medici e gli assistenti sono spesso costretti a frantumare pillole per adulti”. Oltre a essere un metodo meno efficace, un sottodosaggio potrebbe rendere il virus resistente al trattamento, mentre un sopradosaggio potrebbe essere tossico per i giovanissimi pazienti.
Inoltre, i pochi farmaci che esistono in forma di sciroppo o in polvere e ideati per bambini sono poco pratici da usare: un bambino deve assumere tre diverse quantità di tre diversi sciroppi, spesso dal sapore cattivo. Alcuni farmaci hanno bisogno di refrigerazione, altri di acqua pulita, entrambe le cose spesso non disponibili in contesti poveri.
Sulla base degli incoraggianti risultati ottenuti curando gli adulti con l’HIV/AIDS dal 2001, MSF è sempre più determinata a fornire cure per allungare la vita anche ai pazienti più piccoli nei paesi in via di sviluppo. Sebbene il 75% dei 1.300 bambini kenioti che ricevono farmaci antiretrovirali li ottengano attraverso i programmi di MSF, si stima che altri 17.000 bambini in Kenya abbiano attualmente bisogno del trattamento.
I test esistenti per rilevare il virus nei bambini sono troppo cari o troppo poco pratici in contesti poveri, e il test standard disponibile nei paesi poveri è inutile per i bambini sotto i 18 mesi perché il loro organismo contiene ancora gli anticorpi della madre. Il test non rivela se gli anticorpi sono quelli del bambino o quelli della madre.
Nei paesi occidentali, la trasmissione madre-figlio del virus HIV è evitata nel 99% dei casi, e i bambini possono essere testati presto e messi sotto trattamento in tempo. Tutto ciò è ben lontano dalla realtà dei paesi in via di sviluppo.
I bisogni sono enormi, e MSF sta toccando solamente la punta dell’iceberg. Ma fintanto che non sarà disponibile un test semplice ed economico per rilevare il virus nei neonati, e fintanto che le formulazioni pediatriche saranno limitate, i bambini continueranno a morire prima di potere festeggiare il loro secondo compleanno. Nonostante le numerose richieste da parte di MSF alle case farmaceutiche affinché sviluppassero pillole adatte ai bambini, la risposta fino a oggi è stata assolutamente inadeguata.
Nove bambini su dieci che nascono con l’HIV vivono in Africa. Poiché le possibilità di profitto da test e farmaci per l’HIV/AIDS per i bambini nei paesi poveri sono limitate, poche case farmaceutiche investono nella ricerca e sviluppo in questo settore. MSF chiede che vi sia un grande aumento nella ricerca e nello sviluppo di test che possano identificare il virus nei bimbi e di farmaci adeguati alle loro esigenze. “Ancora non disponiamo di una cura, ma l’AIDS è una malattia che si può trattare. Molti altri bambini potrebbero condurre vite relativamente normali con test e medicine appropriati, ma milioni di bambini stanno ancora aspettando”, conclude la dottoressa Thomas.
Medici Senza Frontiere fornisce farmaci antiretrovirali a più di 57.000 persone con l’HIV/AIDS in 29 paesi. I bambini costituiscono il 6% (3.500) di tutti i pazienti dei programmi antiretrovirali di MSF.
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(28/11/2005)
Uno dei motivi per cui la metà dei bambini malati di HIV/AIDS muoiono prima dei due anni è il fatto che le case farmaceutiche non producono versioni pediatriche dei loro farmaci contro l’AIDS. Medici Senza Frontiere lancia un appello alle case farmaceutiche affinché producano versioni adattate ai bambini di tutti i loro farmaci contro l’AIDS, per aiutare ad allungare e migliorare la vita dei bambini con l’HIV/AIDS. Esiste inoltre un disperato bisogno di test per l’AIDS per bambini in contesti poveri che siano semplici ed economici.
“MSF fornisce farmaci antiretrovirali a circa 800 bambini con l’HIV/AIDS qui in Kenya”, dice la dottoressa Rachel Thomas, coordinatore medico del progetto MSF a Kibera, Nairobi. “I risultati sono molto buoni, ma è una strada tutta in salita. Senza prodotti adeguati ai bambini e che combinino tutti i farmaci necessari in un’unica formulazione, i medici e gli assistenti sono spesso costretti a frantumare pillole per adulti”. Oltre a essere un metodo meno efficace, un sottodosaggio potrebbe rendere il virus resistente al trattamento, mentre un sopradosaggio potrebbe essere tossico per i giovanissimi pazienti.
Inoltre, i pochi farmaci che esistono in forma di sciroppo o in polvere e ideati per bambini sono poco pratici da usare: un bambino deve assumere tre diverse quantità di tre diversi sciroppi, spesso dal sapore cattivo. Alcuni farmaci hanno bisogno di refrigerazione, altri di acqua pulita, entrambe le cose spesso non disponibili in contesti poveri.
Sulla base degli incoraggianti risultati ottenuti curando gli adulti con l’HIV/AIDS dal 2001, MSF è sempre più determinata a fornire cure per allungare la vita anche ai pazienti più piccoli nei paesi in via di sviluppo. Sebbene il 75% dei 1.300 bambini kenioti che ricevono farmaci antiretrovirali li ottengano attraverso i programmi di MSF, si stima che altri 17.000 bambini in Kenya abbiano attualmente bisogno del trattamento.
I test esistenti per rilevare il virus nei bambini sono troppo cari o troppo poco pratici in contesti poveri, e il test standard disponibile nei paesi poveri è inutile per i bambini sotto i 18 mesi perché il loro organismo contiene ancora gli anticorpi della madre. Il test non rivela se gli anticorpi sono quelli del bambino o quelli della madre.
Nei paesi occidentali, la trasmissione madre-figlio del virus HIV è evitata nel 99% dei casi, e i bambini possono essere testati presto e messi sotto trattamento in tempo. Tutto ciò è ben lontano dalla realtà dei paesi in via di sviluppo.
I bisogni sono enormi, e MSF sta toccando solamente la punta dell’iceberg. Ma fintanto che non sarà disponibile un test semplice ed economico per rilevare il virus nei neonati, e fintanto che le formulazioni pediatriche saranno limitate, i bambini continueranno a morire prima di potere festeggiare il loro secondo compleanno. Nonostante le numerose richieste da parte di MSF alle case farmaceutiche affinché sviluppassero pillole adatte ai bambini, la risposta fino a oggi è stata assolutamente inadeguata.
Nove bambini su dieci che nascono con l’HIV vivono in Africa. Poiché le possibilità di profitto da test e farmaci per l’HIV/AIDS per i bambini nei paesi poveri sono limitate, poche case farmaceutiche investono nella ricerca e sviluppo in questo settore. MSF chiede che vi sia un grande aumento nella ricerca e nello sviluppo di test che possano identificare il virus nei bimbi e di farmaci adeguati alle loro esigenze. “Ancora non disponiamo di una cura, ma l’AIDS è una malattia che si può trattare. Molti altri bambini potrebbero condurre vite relativamente normali con test e medicine appropriati, ma milioni di bambini stanno ancora aspettando”, conclude la dottoressa Thomas.
Medici Senza Frontiere fornisce farmaci antiretrovirali a più di 57.000 persone con l’HIV/AIDS in 29 paesi. I bambini costituiscono il 6% (3.500) di tutti i pazienti dei programmi antiretrovirali di MSF.
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