AgnesolaGoth46

"Non c'è nulla da dire: c'è solo da essere, c'è solo da vivere." Piero Manzoni,1960

lunedì, marzo 20, 2006

Ali Hassoun


Fino a sabato pomeriggio, quando sono andata a Catania, e con mio zio ho visto una mostra, molto bella e significativa, non avevo mai pensato che si potessero unire le arti "leonardesche" , "michelangiolesche" o "raffaelliane",ecc.., con l'arte contemponarea, con un'arte che molto reale, che dipinge donne, umini, ragazze, bambine e bambini in stile orlintale/islamico indiano. eppure c'è chi lo fa! A farlo è uno dei più grandi pittori che oggi vive in Italia, che è nato in Libano: ALI HASSOUN! Ali Hassoun è un artista che in ogni sua opera canta il suo Amore per Dio. Dipinge storie senza tempo, ricche di significato,ricche di contrasto tra lo sfondo il primo piano.
Le opere di Ali Hassoun ci appaiono ricche di amore e sono semplici, solo apparentemente, in quanto ricche di significato e simbolismo. Nel primo piano troviano soggetti molto reali, quali donne, uomini, bambini, in stile orientale / islamico ma in secondo piano troviamo il rifacimento diei capolavori del Rinascimento Italiano, come ad esempio il Mosè più "Michelangiolesco", ricco di tutta la sua maestosità ed imponenza.
Ogni sua opera dà allo spettatore il piacere di provare un'emozione diversa oppure, per chi come me, abituata a vedere donne come quella dell'opera dal titolo "La Meticcia" o come quella dell'opera "L'Indoeuropea",o come quello sopra postato, da documentari sul Sud del Mondo in cui viviamo, o da foto di ActionAid International, è provare l'emozione di sapere che le battaglie intrapese non sono perse, perché l'arte di un uomo , che sa unire il Rinarscimento Italiano, con l'Amore per Dio e la realtà, ci dimostra che quelle donne e quei bambini vivono davvero in quelle condizioni e noi dobbiamo fare qualcosa.
Inoltre molto realista è l'opera "Confidenze", poiché ci presenta una quotidianetà che non devere essere persa, quella delle "Confidenze" tra madre e figlia.
Dopo quello che ho scritto non mi resta che fare un bel po' di ringraziamenti:
1)Mia nonna.
- Nonna se tu non fossi andata a Catania da mia zia,per una settimana, io non sarei venuta con i miei e mia sorella a prenderti, e di conseguenza non sarei andata a vedere la mostra.
2)La diarrea
- Mi ha costretta in bagno e così non sono uscita con mia sorella, mio papà e mio cugino!
3) Gianni(mio zio)
- Se fossi uscita con mia zia,lei mi portava a girare negozi e non avrei visto la mostra.Così con lui ho visto la mostra e mi non fatta una cultura ed inoltre ho scoperto una cosa bella!
A fine Aprile viene nella bella Catania il mitico "Philippe Daverio", grande critico d'arte!
4) Marina Mojana che ha scritto il catalogo della mostra che si intola:
"Il guerriero e la rosa"
Ali Hassoun
Che mi ha permesso di scrivere questo articolo e mi permetterà di parlare del "sufismo"!

Agnese Fiducia
 
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